Destreggiarsi nel mondo del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria non è facile. Ma se hai qualcuno a darti una mano, può diventarlo. In questo articolo scopriamo insieme cos’è il canone unico patrimoniale, le applicazioni e le novità.
Cosa si intende per canone unico patrimoniale?
Partiamo dalle basi. Con “canone unico patrimoniale” (cup) facciamo riferimento al tributo che ha sostituito l’imposta comunale sulla pubblicità (ICP) e l’occupazione di suolo pubblico (COSAP). È un tributo da versare ai Comuni (e talvolta a enti provinciali o altri enti) per l’occupazione su suolo pubblico, per esempio con insegne pubblicitarie permanenti e temporanee (come cartellonistica, insegne d’esercizio, targhe, vetrofanie etc.) ma non solo.
Il canone unico patrimoniale è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2020 (Legge n. 160/2019) e dal 1° gennaio 2021 ha sostituito:
- la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (si chiamavano rispettivamente TOSAP e COSAP, forse li hai già sentiti)
- l’imposta comunale sulla pubblicità (ICP)
- il diritto sulle pubbliche affissioni (DPA)
- il canone previsto all’art.27, commi 7 e 8 del codice della strada (CIMP).
In pratica, tutte le imposte che prima erano suddivise, dal 2021 sono racchiuse in un unico canone, al fine di semplificare il sistema tributario locale e ridurre la burocrazia sia per i contribuenti che per le amministrazioni comunali.
Perché si paga il canone unico patrimoniale?
Ora che abbiamo capito cos’è il canone unico patrimoniale, rispondiamo a un’altra domanda importante: perché si deve pagare? In quali situazioni si applica tale imposta? Iniziamo col dire che secondo il regolamento del canone unico patrimoniale, esso deve essere sempre pagato per l’occupazione di spazi e aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province (questo ovviamente include anche l’installazione di mezzi pubblicitari). Si deve pagare il cup per:
- l’utilizzo del suolo pubblico: qualsiasi occupazione di suolo pubblico, come per esempio l’installazione di tavolini di un bar all’aperto, l’uso di spazi per mercati e fiere o l’esposizione di mezzi pubblicitari necessita del pagamento del canone patrimoniale.
- la pubblicità: chiunque utilizzi spazi pubblici per finalità pubblicitarie, come cartelloni o insegne luminose, deve pagare il canone unico.
- la regolamentazione e controllo: il canone permette ai Comuni di gestire e controllare l’uso del proprio territorio, assicurando che le attività svolte siano conformi alle normative locali e che gli spazi pubblici siano utilizzati in modo ordinato e sicuro.
Chi deve pagare il canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico?
A questo punto ti starai chiedendo: ma chi deve pagare il canone unico? Ecco la risposta. Potresti essere un commerciante, un imprenditore, una PMI, una grande azienda, un privato cittadino, un organizzatore di eventi… chiunque tu sia, per Legge dovrai pagare il cup se desideri:
- creare dehors, esporre bancarelle o chioschi e altre installazioni temporanee o permanenti per la tua attività commerciale.
- installare messaggistica pubblicitaria (insegne, cartelli, targhe, vetrofanie, striscioni, tende, bandiere…) visibile all’esterno del tuo negozio/punto vendita.
- organizzare eventi che richiedono l’uso di spazi pubblici, come fiere, mercati, manifestazioni…
Cosa si intende per canone unico patrimoniale?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Il calcolo del canone unico patrimoniale, infatti, può variare in base alle normative specifiche di ciascun Comune, poiché le amministrazioni locali hanno la facoltà di stabilire regolamenti dettagliati. Tuttavia, esistono dei criteri generali e dei parametri comuni per il calcolo del CUP. Proviamo a riassumerli brevemente qui.
- Tipologia di occupazione o esposizione pubblicitaria
– Occupazione di suolo pubblico: è temporanea o permanente?
– Installazione di mezzi pubblicitari: quali insegne nello specifico vuoi esporre? - Dimensioni dell’Occupazione o dell’esposizione pubblicitaria
– quanti metri quadri è grande la superficie occupata o l’area dell’esposizione pubblicitaria? - Durata dell’Occupazione o dell’esposizione pubblicitaria
– per l’occupazione/esposizione pubblicitaria temporanea, la durata viene calcolata in giorni.
– per l’occupazione/esposizione pubblicitaria permanente, si considera l’intero anno. - Zona del Comune
– il territorio comunale è solitamente suddiviso in zone (es. centro storico, periferia) con tariffe diverse in base all’importanza e al traffico della zona. - Tipo di Attività
– alcuni Comuni possono applicare tariffe diverse in base al tipo di attività svolta (commerciale, non commerciale, eventi etc.). - Coefficiente di Maggiorazione o Riduzione
– alcuni comuni applicano coefficienti di maggiorazione o riduzione per specifiche situazioni (es. eventi culturali, onlus etc.).
Ci sono poi altri parametri come il valore economico dell’area in relazione al sacrificio imposto alla collettività, anche in termini di impatto ambientale e di incidenza sull’arredo urbano.
Come vedi, le casistiche sono molteplici ed è quindi impossibile prevedere a priori quanto dovrai versare per il canone unico patrimoniale. Un calcolo di questo tipo richiede conoscenza delle tariffe specifiche stabilite dal Comune di riferimento, così come i dettagli relativi alla tipologia, dimensioni, durata e zona dell’occupazione o pubblicità. Per ottenere un calcolo preciso, ti consigliamo di rivolgerti a professionisti del settore come 360 Gradi.
Quali sono le esenzioni del canone unico?
Ebbene sì, esistono diversi contesti e situazioni in cui non è obbligatorio il pagamento del cup, che per lo più sono pensate per incentivare determinate attività o per alleviare l’onere fiscale su specifiche categorie di soggetti, per esempio:
- chi espone insegne di esercizio entro i 5,00 mq di superficie totale e le insegne inferiori ai 300 cm quadrati
associazioni no-profit e ONLUS - eventi di beneficenza
- eventi culturali e sociali
- affissioni istituzionali (statali, comunali, provinciali)
- affissioni di pubblica utilità
- infrastrutture pubbliche
- pubblicità per le campagne elettorali
- passi carrabili, rampe e simili destinati a soggetti portatori di handicap
- occupazioni degli stalli di sosta riservati agli autoveicoli elettrici, per il tempo necessario alla ricarica degli stessi
- occupazioni con le tabelle indicative delle stazioni e fermate e degli orari dei servizi pubblici di trasporto
- occupazioni di minore entità (piccole attività commerciali possono usufruire di esenzioni o riduzioni)
- mercatini, fiere e manifestazioni che promuovono il commercio locale
Come fai a sapere se rientri in una di queste casistiche in cui è prevista una possibile riduzione o esenzione dal pagamento del cup? Consultando i regolamenti comunali specifici.
Attenzione però, poiché le normative variano da un Comune all’altro, ti consigliamo di affidarti a qualcuno esperto che sa come trovare tutte queste informazioni in modo preciso e veloce. 360 Gradi è a disposizione per aiutarti.
Speriamo davvero che il nostro articolo ti sia stato utile per capire meglio il mondo del canone unico patrimoniale, consapevoli che si tratta di informazioni complesse e articolate, talvolta difficili da reperire per chi non è del settore.
Per questo motivo, ti consigliamo di metterti in contatto con noi al fine di avere una prima consulenza nella quale individuiamo le tue esigenze ed elaboriamo un pacchetto ad hoc sulla base dei tuoi obiettivi e budget.